L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha ricevuto i dati di sicurezza di una meta-analisi di 42 studi clinici per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 con il Rosiglitazone ( Avandia ), da parte della società produttrice GlaxoSmithKline ( GSK ).
Attualmente sono disponibili in commercio 3 prodotti a base di Rosiglitazone: Avandia, Avandamet ( Rosiglitazone + Metformina ) e Avandaryl ( Rosiglitazone + Glimepiride ).
L’analisi iniziale dei dati forniti da GSK hanno mostrato che la relazione tra Rosiglitazone e gli eventi cardiovascolari ischemici non è certa.
L’attuale scheda tecnica del Rosiglitazone nella sezione Warnings comprende già gli eventi avversi cardiaci ( insufficienza cardiaca congestizia ed eventi ischemici ).
L’FDA ha ricevuto i dati di diversi studi clinici che hanno impiegato il Rosiglitazone per il trattamento del diabete di tipo 2.
Gli studi esaminati ad oggi hanno mostrato differenti percentuali di eventi ischemici cardiovascolari.
L’FDA ha ricevuto i dati congiunti ( pooled ) di 42 studi clinici controllati, randomizzati, in doppio cieco, che hanno valutato l’efficacia del Rosiglitazone per il trattamento del diabete di tipo 2 rispetto ad una varietà di terapie alternative.
E’ stata esaminata una popolazione di 8.604 pazienti trattati con Rosiglitazone e 5.633 pazienti assegnati in modo casuale a diversi regimi terapeutici, tra cui il placebo.
Questi studi differivano per gli endpoint primari di efficacia e non erano stati disegnati per indagare sulla sicurezza cardiovascolare.
I gruppi di trattamento comprendevano, oltre al Rosiglitazone da solo, anche la combinazione di Rosiglitazone con Insulina, con sulfoniluree e/o con Metformina.
La popolazione che ha preso parte agli studi presentava caratteristiche diverse, tra cui durata media del diabete da 5 a 13 anni, e comprendeva pazienti con significativi fattori di rischio per la malattia cardiovascolare ( es. storia di infarto miocardico, bypass coronarico, ictus, malattia vascolare periferica ed insufficienza cardiaca di classe NYHA 1 e 2 ).
Dall’analisi pooled dei 42 studi clinici presentati da GlaxoSmithKline l’incidenza generale di ischemia miocardica tra i pazienti trattati con Rosiglitazone rispetto ai confronti, è stata di 1,99% versus 1,51% con un hazard ratio ( HR ) di 1,31.
Da questi dati si evince che i pazienti che assumono Rosiglitazone hanno un rischio superiore al 30% di eventi ischemici miocardici.
Lo studio Balanced Cohort Study ha mostrato, nel corso del periodo di follow-up di 1,2 anni, che l’incidenza dell’endpoint cardiovascolare composito è stata di 1,75 eventi per 100 pazienti-anno per i regimi contenenti Rosiglitazone ed 1,76 eventi per 100 pazienti-anno per altri trattamenti ( HR: 0,93 ).
Il Balanced Cohort Study è uno studio osservazionale di 33.363 pazienti.Quasi il 90% dei pazienti non aveva storia di malattia cardiovascolare.
L’endpoint composito cardiovascolare era rappresentato dalle ospedalizzazioni per infarto miocardico e rivascolarizzazione coronarica.
I pazienti inclusi in questo studio e che hanno iniziato il trattamento con il Rosiglitazone tra il 2000 ed il 2004.
Il trattamento è consistito da Rosiglitazone, Metformina o sulfonilurea, in monoterapia, oppure da combinazioni di due farmaci per os, e da combinazioni di Insulina.
I dati dello studio ADOPT ( A Diabetes Outcomes Progression Trial ) non forniscono elementi a supporto del maggiore rischio ischemico del Rosiglitazone rispetto alla Metformina. La Metformina è il farmaco di prima scelta nella terapia del diabete di tipo 2 ed ha dimostrato di ridurre il rischio cardiovascolare nel lungo periodo.
Hanno preso parte allo studio ADOPT 4.351 pazienti con diabete di tipo 2 di nuova diagnosi, trattati con Rosiglitazone, Metformina, Gliburide in monoterapia.
Sono stati esclusi i pazienti con sottostante malattia cardiovascolare.
Il periodo osservazionale medio è stato di 4 anni.
L’hazard ratio di eventi ischemici miocardici per il Rosiglitazone versus Metformina, del Rosiglitazone versus Gliburide, e dalla Metformina versus Gliburide è stato di 0.96, 1.16 e 1.22, rispettivamente.
Riguardo allo studio DREAM ( Diabetes Reduction Assessment with Ramipril and Rosiglitazone Medication ), GlaxoSmithKline ha fornito all’FDA un’analisi dei dati sul Rosiglitazone da solo versus placebo, che non ha mostrato nessun aumentato rischio di infarto miocardico, ictus o morte cardiovascolare a seguito di trattamento con il Rosiglitazone.
L’FDA non ha ancora ricevuto i dati dello studio DREAM.
Lo studio DREAM, che ha coinvolto 5.300 pazienti prediabetici, aveva l’obiettivo di determinare se il trattamento farmacologico precoce fosse in grado di prevenire lo sviluppo del diabete di tipo 2 manifesto, con particolare riferimento al Rosiglitazone e al Ramipril.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Rosiglitazone oppure placebo.
Il periodo osservazionale medio è stato di 3 anni.
Il Rosiglitazone ha esercitato un effetto ritardante sullo sviluppo del diabete di tipo 2, effetto questo non riscontrato con il Ramipril. ( Xagena2007 )
Fonte: FDA, 2007
Farma2007 Endo2007 Cardio2007
XagenaFarmaci_2007